sabato 24 settembre 2011

Nomen Omen

In attesa di proporvi i primi dettagli sui nostri prodotti, penso che sia una buona idea raccontarvi l’origine del nome della nostra società e del suo logo. Dividerò questo racconto in due post.
Stay tuned!


Siamo partiti dai valori chiave del nostro progetto emersi durante quella bevuta tra amici di cui vi abbiamo raccontato nel primo post di questo blog. Abbiamo cercato fin da subito un nome inglese usando però termini e parole ben conosciuti, in modo che chiunque con una conoscenza basilare della lingua potesse capirne il significato. Le idee alla base del nostro progetto (design, made in italy, open hardware, innovazione, high tech, ecc.) erano però troppe per essere tutte identificabili dal nome, quindi abbiamo scelto di concentrarci solo su alcune: abbiamo scelto di spingere sull’innovazione e l’intelligenza dei nostri prodotti, perché secondo noi è ciò che più ci contraddistinguerà dalle altre produzioni italiane. A questo punto, abbiamo scritto numerose parole legate al concetto di oggetti intelligenti, ad alto contenuto tecnologico e ci siamo ritrovati con questi termini:


smart, thing, intelligent, innovation, think, hi-tech, object, tool, cool, product


Quindi abbiamo pensato a possibili combinazioni, a giochi di parole e alla fine abbiamo ristretto la scelta a tre candidati:


thingk

innovathing

tcool


Il primo nome giocava sul concetto di cose intelligenti, pensanti, il secondo sull’innovazione, rivolta al mondo degli oggetti, il terzo sul concetto di oggetti belli, interessanti. Tcool è stato scartato, perché un pò fuori focus rispetto al nostro obiettivo di spingere su innovazione e intelligenza dei prodotti. La scelta tra gli altri due è stata faticosa, ma alla fine abbiamo scelto thingk perché è un nome più breve e particolare, quindi in grado di rimanere visibile nella mente di tutti. Inoltre, la pronuncia (thin - g- key) ricorda anche la parola geek :) Infine, la parte iniziale "thin", sottile, è un elemento essenziale del design ad alto contenuto tecnologico.


Ecco quindi il nostro nome: thingk, l’unione di thing e think, cose che pensano, in grado di interagire intelligentemente con noi.

domenica 11 settembre 2011

Il nostro manifesto

Noi siamo perché pensiamo.
Noi siamo stufi degli oggetti stupidi, dei pezzi inanimati, dei prodotti monofunzione.
Noi crediamo nell’eleganza e nella bellezza.
Noi siamo le idee che condividiamo, non quelle che teniamo segrete.
Noi vogliamo l’interazione intelligente con tutto ciò che ci circonda, perché questo è il nostro modo di vivere: veloce, mutevole, parallelo.
Noi siamo estremi, ma disponibili ad ascoltare.
Noi crediamo che la società del lavoro sia finita. Noi crediamo che sia iniziata la società dell’interazione.
Noi siamo l’evoluzione della specie. Noi siamo i nuovi uomini con la clava e la nostra clava è l’ironia.
Noi siamo immersi nella tecnologia, ma non ne siamo schiavi, ne siamo gli interpreti.
Noi siamo quelli a cui dicono "Smettila di sognare ad occhi aperti". Noi siamo quelli che rispondono "Mi hai detto di smettere di respirare".
Noi siamo orgogliosi del nostro passato, ma crediamo e pensiamo e viviamo nel futuro.
Noi siamo in costante mutamento, perché la capacità di prendere la forma del nostro tempo è ciò che ci caratterizza.
Noi siamo una massa, non un’élite. Può non sembrare, perché siamo diffusi, non concentrati.
Bisogna guardarci dall’alto per capirci.
Noi vorremmo un solo epitaffio: "Hanno tutto il diritto di insegnare, perché hanno passato tutta la vita ad imparare"..

sabato 3 settembre 2011

Coming Soon

Oggi 3 settembre 2011 siamo orgogliosi di annunciare la creazione di Thin-gk.
Ma che cos’è Thin-gk?
Thin-gk è un esperimento folle, che ci è venuto voglia di fare davanti ad una birra (ok, più di una).
Ci siamo guardati in faccia e ci siamo detti:
"Milano è la capitale del design!"
"Sì, ma del design d’arredamento, tipo mobili, tavoli, divani, niente di tecnologico"
"Che intendi per tecnologico? Apple?"
"No, non volevo scomodare zio Steve… Intendevo qualcosa tipo Oregon Scientific, Lacie, Casio: immaginate se ci fosse una società italiana a sviluppare prodotti del genere, immaginate quanto sarebbero belli!"
"Sì, ma in Italia manca la capacità di innovazione, manca il know how tecnologico!"
"Ma non è vero! Guarda che Arduino è una realtà italiana… e quando la Olivetti era al massimo della sua forza faceva dei prodotti bellissimi!"
"Ok allora facciamolo noi!"
"Ok!"
"Però, c’è un problema: servono un sacco di soldi per brevettare i prodotti… e poi servono un sacco di soldi per difenderli…"
"Ma chi li vuole i brevetti! I brevetti, le licenze e il diritto d’autore sono superati, fanno parte del mondo antico… qui c’è internet, c’è l’open source, siamo nell’era della condivisione, dell’interazione! Facciamo come Linux, facciamo come Arduino, anzi andiamo ancora oltre! Facciamo tutto open source, non solo il software, non solo l’hardware, ma anche la parte meccanica!"
"Fico! Ci inseriamo nel mercato più protetto da brevetti al mondo, quello del design, con prodotti open… è abbastanza folle per piacermi!"
"Sì ci sto anche io, ma solo se facciamo prodotti intelligenti…"
"Sì, anch’io… sono stufo delle cose stupide, che non pensano… l’internet delle cose è alle porte, ogni cosa attorno a noi deve interagire con noi…"
"Ok, d’accordo.. andata allora?"
"Andata"
"Brindiamo alle cose che pensano, allora!"
"Brindiamo!"
Ecco, questo è Thin-gk: una società di design, italiana, che vuole fare prodotti belli e intelligenti, in grado di pensare e interagire con noi, una società che vuole superare la barriera cliente-fornitore, che vuole promuovere lo scambio di idee. Mano a mano che lo sviluppo dei nostri prodotti andrà avanti, aggiorneremo questo blog: seguiteci!

- GKrew